I consigli del vecchio agricoltore | Luglio

By lunedì, luglio 01, 2013 , , ,


Si fa quasi generalmente il raccolto del grano.

Si trasportano i covoni presso l'aja, e se ne formano le biche.

Il diligente agricoltore fa l'ammannato; si destinano a ciò gli uomini nel tempo che il vento non permette di spagliare; ognuno si mette avanti un covone, e ne tira le spighe più belle, tutte della stessa specie di frumento. Queste si mettono da parte, si mazzicano, ed il prodotto di questo frumento scelto serve in seguito per semenze di tutto il podere. Ma gli agricoltori accorti non lo seminano che sopra maggesi netti, e non concimati, attesa l'alterazione che suol dal contadino derivare al frumento.

Si trebbia il frumento, ed anche gli altri cereali.

Si comincia a raccogliere il cotone, e si continua ne' seguenti mesi sino alle piogge autunnali.

Si taglia il sommacco adulto, il che ne' paesi freddi si differisce a' primi del vegnente: si lascia steso in terra finchè sia prosciugato; quindi si trasporta all'aja per batterlo, e di poi alla macina per polverizzarlo, o pure si vende in foglia.

Se il giardiniere non vuol dannificati dal vento gl'innesti che egli ha fatto ne' precedenti mesi, attacchi ai medesimi de' pali.

Si comincia ad incidere il frassino per esternarne la manna, e si continua finchè dura la secca stagione.

L'ortolano mette in terra le pastinache, gli spinaci, i broccoli, i finocchi, e le cipolle; spunta i melloni, ed irriga le piante del tabacco secondo il bisogno.

Si piantano dal fiorista i rami delle piante crasse: si continua la raccolta dei semi.

Si ha cura delli polledri di fresco nati tenendoli all'ombra nell'ora del meriggio.

I boari diligenti non lasciano mai coricare i buoi nelle ore calde; doppoichè il calore della terra gl'inaridisce in modo da non potersi più riavere.

Si raccoglie il miele, e la cera dagli alveari, che da noi dicesi tagliare le api.

[Calendario per l'agricoltore siciliano, 1827)

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